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Il Comitato è nato l'11 Marzo 2011 in conseguenza degli eventi calamitosi che hanno colpito, fra i giorni 1° e 2 Marzo 2011, le aree dell’arco Jonico comprese fra la Provincia di Matera e la Provincia di Taranto.

Il Comitato si costituisce su proposta di Altragricoltura e del Tavolo Verde Puglia unitamente ad una serie di associazioni, operatori agricoli e turistici del territorio incontratisi a Metaponto il giorno 4 di Marzo congiuntamente a due successive assemblee popolari svoltesi a Marina di Ginosa il 5 Marzo (presso la Banca di Credito Cooperativo) ed a Metaponto il 7 Marzo 2011 con il coinvolgimento di altre numerose realtà associative e singoli cittadini.

L’assemblea di Metaponto, in particolare, ha deciso ed approvato per alzata di mano all’unanimità dei numerosi presenti la Costituzione del Comitato ed i suoi obiettivi immediati.

I soggetti convenuti nell’atto costitutivo, intervenendo in quanto persone singole e/o in rappresentanza di
associazioni o soggetti organizzati, si vincolano al mandato delle assemblee popolari e sottoscrivono l’atto assumendo le deliberazioni conseguenti con l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento democratico di partecipazione ed impegno civile per tutti i cittadini.
Missione
Questi gli obiettivi principali del Comitato:

1) ottenere immediatamente dal governo nazionale il riconoscimento dello stato di crisi che, assumendo le
procedure d’urgenza ed in deroga previste dalle normative sugli eventi calamitosi straordinari, stanzi risorse immediate, realizzi la moratoria e la sospensione di tutte le scadenze, dei pagamenti e delle procedure esecutive contro le famiglie e le aziende del territorio e, dunque, consenta alle attività economiche, alle persone ed alle famiglie di riprendere un decoroso e pieno riavvio delle condizioni operative e divita;

2) ottenere un piano organico di messa in sicurezza del territorio intervenendo sui problemi strutturali, sui piani di manutenzione e sui piani di emergenza che hanno palesemente fallito in occasione di questo ennesimo annunciatissimo episodio di esondazione dei fiumi;

3) condurre e coordinare le iniziative di informazione e controinformazione su quanto in realtà è accaduto e sulle responsabilità, sia per prevenire ulteriori disastri che per sostenere i diritti dei cittadini, mettendo in atto azioni di autotutela e di vigilanza per ottenere il riconoscimento delle responsabilità e i risarcimenti a quanti hanno subito danni

4) ridefinire per il territorio interessato e nel rapporto con le aree regionali collegate un piano di tutela e difesa dell’ambiente e del territorio, delle infrastrutture e dei servizi ai cittadini impostato sulla difesa dei beni comuni e degli interessi collettivi per garantire la ripresa delle attività economiche e delle diverse attività lavorative.
Panoramica società
Comitato interregionale di cittadini ed associazioni
Informazioni generali
Il comitato ha un atto costitutivo depositato con uno statuto registrato, si organizza in aree di lavoro e si dota di un coordinamento e di portavoce che vengono di volta volta indicati.

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